Il gioco d’azzardo, per definizione, consiste nello scommettere denaro o altri beni sull’esito futuro di un evento.
Generalmente, per “evento” s’intende un gioco di società, come la roulette, o di carte, come il poker.
Trasportati nel contesto online, questi giochi funzionano come nella realtà.
Una recente indagine della Società Italiana di Pediatria (2014) condotta su tutto il territorio nazionale su un campione rappresentativo di 2107 studenti (1073 maschi – 1034 femmine) frequentanti la terza media inferiore, evidenzia che, nonostante sia vietato, circa il 13% dei minorenni intervistati (percentuale che sfiora il 17% se si considerano solo i maschi) dichiara di aver frequentato questi siti e di aver giocato“a soldi”(una o più volte), da solo/a o insieme ad amici. Il 45% sostiene di aver vinto, solo il 13% ammette di aver perso, mentre il 36% non ricorda l’esito economico della/delle esperienza/e. Il 32% è orientato a ripetere l’esperienza, il 45% a non ripeterla e il 18% non lo sa.
Essendo il gioco d’azzardo vietato per le persone minorenni, viene da ipotizzare che gli adolescenti utilizzino le credenziali dei genitori per effettuare le scommesse in Rete.
Nell’utilizzo del web è possibile che, in particolare adolescenti, possano accedere a siti per scommesse o per il gioco d’azzardo, malgrado si tratti di un’opportunità non legale per le persone minorenni e sia necessario, per i fornitori del servizio, dotarsi di sistemi di verifica dell’età più stringenti per consentire l’accesso.
E’in tal senso utile differenziare i siti di giochi dai siti di giochi d’azzardo: nei primi è possibile trovare giochi di carte, da tavola, di enigmistica ma, non ci sono scambi di denaro, reale o fittizio.
I secondi in genere prevedono la vincita o la perdita di somme di denaro reale.
I giochi d’azzardo online prevedono, infatti, anche se talvolta non viene specificato prima dell’inizio del gioco, una vincita o una perdita di soldi reali che possono essere detratti da carte di credito o prevedere altre forme di pagamento come ad esempio il credito telefonico.
La complessità dei giochi d’azzardo online, quindi, è determinata dal fatto che nel web vengono meno i controlli relativi ai giocatori nel caso essi siano minorenni.
Il 25% dei 600 ragazzi intervistati da Telefono Azzurro e Doxakids (febbraio 2016) afferma che giocare d’azzardo online è uno dei rischi maggiori che i ragazzi possono incontrare online.
Se solo l’1% degli intervistati ammette di aver giocato d’azzardo online, il dato deve far riflettere alla luce del fatto che il 38% degli intervistati è abituato a fare acquisti online con una carta di credito dei genitori (utilizzata dal 63% dei ragazzi) o propria (utilizzata dal 22% dei ragazzi) e che per il 17% dei ragazzi il costo dell’ultimo acquisto online è stato tra i 50 e i 100 euro.
Indicazioni operative
Qualora si sia rilevato l’uso da parte di una persona minorenne di un gioco d’azzardo presente in Rete, potrebbe essere opportuno rivolgersi al più vicino Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni al fine di segnalare l’accessibilità dei siti che gestiscono i giochi, anche considerando che potrebbero essere state utilizzate le credenziali di persone adulte per accedervi (carte di credito).
Potrebbe anche capitare che il gioco d’azzardo online rientri nella più ampia problematica dell’uso eccessivo della Rete da parte di bambini e adolescenti, richiedendo quindi la necessità di intervenire per attivare dei percorsi mirati per la valutazione e il trattamento di altre patologie, come ad esempio la Dipendenza da Internet (di cui si tratterà più avanti).
Per questo ci si può rivolgere, dopo un primo consulto con il pediatra o il medico di base, ai servizi presenti territorialmente (ad esempio i servizi di Neuropsichiatria Infantile) o a strutture specializzate (ad esempio centri ospedalieri o servizi specializzati nelle dipendenze).
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