Gioco d'azzardo? Un corso per capire il fenomeno attraverso l'arte e la storia

Gioco d’azzardo? Un corso per capire il fenomeno attraverso l’arte e la storia

Una nuova iniziativa nell’ambito delle attività promosse dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio sulla scorta della convenzione stipulata tra Regione Lombardia ed Ufficio Scolastico Regionale per il sostegno ai progetti di sensibilizzazione nelle scuole di Valtellina e Valchiavenna sul contrasto alle ludopatie e al gioco d’azzardo patologico. Dopo la rappresentazione dello spettacolo ispirato al romanzo “Il giocatore” di Dostoevskij, “Domani tutto finirà, andato in scena lo scorso 11 ottobre a Morbegno, e dopo l’avvio del percorso di teatro esperienziale rivolto agli studenti presso l’Ic 2 “Damiani”, venerdì 18 ottobre 2019, si terrà il primo appuntamento con il ciclo di incontri tenuto dal professor Sandro Barbagallo (Direttore delle Collezioni Storiche dei Musei Vaticani e del Museo del Tesoro Lateranense). La “speciale lezione”, rivolta agli studenti ma aperta anche a tutti gli interessanti, si svolgerà dalle 15.00 alle 17.00 presso la Sala “Erica” della Banca Popolare di Sondrio a Morbegno (Piazza Caduti per la Libertà, 7). 

Il secondo appuntamento è in programma venerdì 22 novembre 2019, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, presso l’aula magna dell’Istituto “Saraceno – Romegialli” di Morbegno.

Il Dirigente Ust Sondrio,
Fabio Molinari

«Attraverso l’analisi, la contestualizzazione ed il commento di alcune opere d’arte che hanno come tema il gioco d’azzardo, l’obiettivo del corso è di sviluppare nei ragazzi e in tutti i partecipanti atteggiamenti positivi di contrasto nei confronti di questa tipologia di dipendenza – spiega il dirigente Ust, Fabio Molinari –. Ciascuna lezione, attraverso l’analisi di ogni singola opera d’arte, affronterà il problema del gioco d’azzardo anche attraverso la letteratura coeva, così da contestualizzarlo nella storia sociale d’Italia e d’Europa. Ciò permetterà non solo di inquadrare cronologicamente l’evoluzione di questo fenomeno, ma soprattutto di far capire agli studenti come esso si sia diffuso da una regione all’altra, nel corso degli ultimi cinquecento anni».

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