Tag Archive slot machine

“Regolamento per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico” del Comune di Sondrio

Nella seduta del 20 Aprile 2018 il Consiglio Comunale di Sondrio ha approvato all’unanimità il Regolamento per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico.

Palazzo Pretorio, sede del Comune di Sondrio

Tale regolamento è il risultato finale di un lungo lavoro facente capo al progetto “Insieme contro l’azzardo”, finanziato da Regione Lombardia e coordinato dalla Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, capofila Comune di Chiavenna, cui hanno partecipato 13 comuni, la Provincia di Sondrio, 4 Comunità Montane che gestiscono gli Uffici di Piano, ATS della Montagna, ASST Valtellina e Alto Lario, Privato Sociale e Associazioni.

Il provvedimento affronta il disturbo da gioco d’azzardo come un problema sanitario e sociale e si prefigge l’obiettivo di garantire che la diffusione del gioco nel territorio comunale avvenga riducendo gli effetti pregiudizievoli per la salute pubblica, per il risparmio familiare, per la serenità domestica, per l’integrità del tempo di lavoro, ponendo particolare interesse ai minori.

In particolare l’Amministrazione Comunale si propone di vigilare con rigore sull’applicazione della normativa vigente in materia, che viene richiamata dettagliatamente nel regolamento, nonché di applicare una riduzione quotidiana oraria del gioco finalizzata a contenere l’utilizzo degli apparecchi da gioco, prevenendo la diffusione del gioco compulsivo.

Con apposita ordinanza sindacale verranno infatti definite le fasce orarie di fruizione con possibile riduzione fino a sei ore complessive. Il regolamento prevede inoltre azioni di prevenzione, di sensibilizzazione e di contrasto al gioco d’azzardo in collaborazione con le Agenzie educative.

Tags, , , , , , , , ,

Dillo con una vignetta…

L’azzardo non è un gioco

Una carrellata di immagini per riflettere







Tags, , , , , , ,

Il gioco d’azzardo può diventare un problema

Se si intrattiene una regolare attività di gioco, le probabilità di sviluppare un problema sono più alte di quelle di ottenere una grande vincita: ecco i principali campanelli d’allarme e le buone regole da seguire

Fonte > ATS Montagna


Tags, , , , , , , , ,

DGA: quali sono le cause?

Le cause del Disturbo da Gioco d’Azzardo non sono note ma potrebbero consistere in un insieme di fattori genetici e ambientali.

Al momento attuale esistono diversi modelli eziopatogenetici del disturbo. Quelli maggiormente accreditati secondo un’ottica bio-psico-sociale descrivono il DGA come il risultato dell’interazione di più fattori:

  • genetici (Slutske, 2011; Agrawal et al.,2012; Ibanez,2003);

  • biologici (alterazione dei meccanismi cerebrali che controllano il sistema della ricompensa o gratificazione, e degli stati motivazionali, cioè i comportamenti compulsivi associati al consumo delle sostanze  o a comportamenti additivi (Blum 2000; Varango et al, 2012;  (Goudriaan, 2004, 2010; Goldstein, 2002; Sharpe 2002, Potenza 2013; Goldstein eVolkow, 2002;

  • psicologico-motivazionali (distorsioni cognitive, cioè una serie di convinzioni errate, distorte riguardanti il gioco d’azzardo e il concetto di caso (Ladouceur e Walker, 1996) Delfabbro e Winefield, 2000; Toneatto, 1997; Petry, 2005; Lambos e Delfabbro, 2007;  inoltre il gioco può rappresentare nel sistema di vita del giocatore, una forma di fuga dai problemi (Lesieurs,1988; Lesieur e Blume,1991; Guerreschi, 2000) oppure un mezzo per allentare la tensione o per produrre emozioni;

  • ambientali: l’ambiente sociale, il livello e la quantità dell’offerta, la presenza di numerosi luoghi di gioco, può favorire la comparsa del DGA (Valentine, 2008; Derevensky e Gupta, 1996;Gupta e Derevensky,  1998; Stinchfield e Winters, 1998);

  • familiari: la presenza di giocatori in famiglia è un fattore di rischio (Moore e Jadlos, 2002; Gupta e Derevensky, 1997).(Browne e Brown, 1993;  Griffiths, 1995; Gupta e Derevensky, 1998), Black et All (2012)

In sintesi, le seguenti condizioni costituiscono dei fattori di rischio per la comparsa del DGA:

  • essere affetti da altri disturbi comportamentali (es. l’ADHD, sindrome da deficit di attenzione e iperattività), da disturbi dell’umore (es. depressione, sindrome bipolare ecc.) o presentare problemi da abuso di sostanze. Anche i soggetti “schiavi del lavoro”, molto competitivi e iperattivi, sono a rischio. 

  • L’età. Il Disturbo da Gioco d’Azzardo è in genere più frequente tra i giovani (nelle donne esordisce più tardivamente nel corso della vita).

  • Appartenere al sesso maschile. Questa patologia è più comune tra gli uomini, anche se negli ultimi anni le statistiche fanno percepire un cambiamento di tendenza, con il disturbo che sta arrivando ad interessare in ugual misura i due sessi. Le donne si ammalano più avanti negli anni rispetto agli uomini e soffrono in genere di depressione: il gioco d’azzardo diventa per loro un modo per sfuggire ai problemi e ai pensieri depressivi e possono diventare dipendenti dal gioco d’azzardo più velocemente se sussiste una condizione di familiarità.

  • Nelle famiglie dedite al gioco d’azzardo è più facile per i figli arrivare a sviluppare questa patologia.

Fonte > Ministero della Salute



Tags, , , , , , , , ,

DGA: vera e propria patologia

Il Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA) non è solo un fenomeno sociale, ma è una vera e propria patologia, che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse in denaro

Si tratta di una patologia che ha in comune con la dipendenza da sostanze il comportamento compulsivo che produce effetti sulle relazioni sociali o sulla salute seriamente invalidanti. Questa patologia è in espansione, anche se non si hanno dati precisi al riguardo, in quanto non esiste allo stato una rilevazione sistematica dei pazienti in trattamento presso i Servizi pubblici per le dipendenze da parte delle Amministrazioni Centrali dello Stato.

Il gioco d’azzardo può assumere la connotazione di un vero e proprio disturbo psichiatrico, così come ufficialmente riconosciuto dall’American Psychiatric Association (APA) nel 1980; nel 1994, il gioco d’azzardo patologico (GAP) è stato classificato nel DSM-IV (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) come “disturbo del controllo degli impulsi”. Il DSM-IV t.r. ha definito il GAP come un “comportamento persistente, ricorrente e maladattativo di gioco che compromette le attività personali, familiari o lavorative”; nel 2013  l’APAha elaborato una nuova definizione più aggiornata e scientificamente corretta ovvero:  “Disturbo da Gioco d’Azzardo” (APA – DSM V 2013). L’ICD-10 (International Classification Disease) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lo ha inserito tra i “disturbi delle abitudini e degli impulsi”. 

Quindi, il Disturbo da Gioco d’Azzardo è a tutti gli effetti una dipendenza patologica “sine substantia”. In ambito clinico infatti è dimostrata in letteratura la comorbilità con altre patologie quali la depressione, l’ipomania, il disturbo bipolare, l’impulsività, l’abuso di sostanze (alcol, tabacco, sostanze psicoattive illegali), disturbi di personalità (antisociale, narcisistico, istrionico, borderline), il deficit dell’attenzione con iperattività, il disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia e altri disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa, etc). La prevalenza tra la popolazione adulta del Disturbo da gioco d’azzardo, secondo il precedente DSM-IV varia dall’1 al 3% della popolazione, con una maggiore diffusione tra familiari e parenti di giocatori.

Per quanto riguarda la diffusione del gioco d’azzardo e del GAP nella popolazione adulta italiana, dallo Studio IPSAD (IFC-CNR Pisa), condotto nel 2013-2014, risulta che circa 17 milioni di persone (42,9% della popolazione) hanno giocato almeno una volta somme di denaro. Di questi, meno del 15% ha un comportamento definibile “a basso rischio”, il 4% “a rischio moderato” e l’1,6% “problematico” (oltre 800.000 persone, prevalentemente di sesso maschile – rapporto M/F=9:1). Secondo la relazione annuale al Parlamento (Dipartimento Politiche Antidroga) 2015, il totale di pazienti in carico ai Servizi per GAP ammonta ad oltre 12.300 persone.

Fonte > Ministero della Salute




Tags, , , , , , , , ,