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VIDEO – Musica e Ludopatia: il gioco d’azzardo da Fëdor Dostoevskij a Francis Ford Coppola

Ecco alcuni momenti della mattinata condotta dai maestri Lorenzo Passerini e Pietro Ciapponi con la collaborazione dei musicisti del TuttOttoni Brass QUartet GUARDA ANCHE LA FOTOGALLERY

Musica e Ludopatie: concerto-spettacolo alla Torelli

#Musica e divertimento grazie al maestro Lorenzo Passerini e TuttOttoni Brass Quartet ma anche tanti spunti per riflettere sul problema del #gap GUARDA IL VIDEO 🙂

Pubblicato da Non è un gioco su Venerdì 15 novembre 2019

Musica e Ludopatie: concerto-spettacolo alla Torelli

#Musica e divertimento grazie al maestro Lorenzo Passerini e TuttOttoni Brass Quartet ma anche tanti spunti per riflettere sul problema del #gap GUARDA ANCHE QUESTO VIDEO 🙂

Pubblicato da Non è un gioco su Venerdì 15 novembre 2019

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FOTOGALLERY – “Musica e Ludopatia: il gioco d’azzardo da Fëdor Dostoevskij a Francis Ford Coppola”

Tutte le foto del concerto-spettacolo rivolto alle scuole promosso dall’ITS “De Simoni – Quadrio”, in collaborazione con l’Ust di Sondrio, con il grande maestro Lorenzo Passerini, Pietro Ciapponi e TuttOttoni Brass Quartet GUARDA ANCHE I VIDEO

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Il gioco d’azzardo da Fëdor Dostoevskij a Francis Ford Coppola

Il 15 novembre 2019 è di scena il concerto-spettacolo condotto dai maestri Lorenzo Passerini e Pietro Ciapponi, con la collaborazione del TuttOttoni Brass Quartet per sensibilizzare studenti e cittadinanza sul tema delle ludopatie

Il Maestro di fama internazionale, Lorenzo Passerini

Nell’ambito delle numerose azioni relative al progetto per la prevenzione delle ludopatie ed il contrasto al gioco d’azzardo fra gli studenti della Provincia di Sondrio, l’ITS “De Simoni – Quadrio”, in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale, promuove per venerdì 15 novembre 2019 un concerto-spettacolo dal titolo “Musica e Ludopatia: il gioco d’azzardo da Fëdor Dostoevskij a Francis Ford Coppola” che si svolgerà presso l’Auditorium Torelli di Sondrio. Per consentire a un maggior numero di scuole di aderire all’iniziativa la mattinata si articolerà in due sessioni della durata di circa 90 minuti ciascuna (una alle ore 9.00 e una alle ore 11.00). L’evento musicale sarà condotto dai maestri Lorenzo Passerini Pietro Ciapponi, con la collaborazione del TuttOttoni Brass Quartet, composto da Davide Svanosio e Raffaele Sabato alle trombe, Lorenzo Passerini e Pietro Spina ai tromboni.  Nell’intento di coinvolgere anche i familiari degli studenti, oltre che a ragazzi e docenti, l’evento è aperto alla partecipazione di tutta la cittadinanza.

«Durante la mattinata verranno proposte alcune tra le più celebri colonne sonore di tutti i tempi – spiega il maestro di fama internazionale, Lorenzo Passerini, reduce dal grande successo riscosso alla direzione della “Tosca” al Teatro Regio di Torino –. Oltre alla musica de “Il Padrino” saranno presentate le più belle colonne sonore spaghetti western di Ennio Morricone/Sergio Leone. Le musiche che animano questo evento sono ricche di richiami, di suggestioni, di evocazioni di un mondo che per quanto lontano continua ad affascinare intere generazioni. Ma tra le note delle melodie che tutti noi abbiamo imparato ad amare si sente l’eco malinconica della tragedia, della pericolosità di questo mondo e dell’estrema solitudine in cui confinano le pratiche illegali dei suoi protagonisti. Il concerto-spettacolo vuole rappresentare infatti un momento di riflessione, d’incontro, in cui grazie alla musica si potranno affrontare dei temi che ancora oggi sono attualissimi: la mafia e il gioco d’azzardo, in relazione ai quali l’informazione e la prevenzione sono sempre più necessarie».

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Sondrio, le scuole della provincia unite contro gioco d’azzardo e ludopatie

La presentazione ufficiale di alcuni fra i numerosi progetti messi in campo per studenti, docenti, genitori e cittadinanza, grazie alla collaborazione fra Ufficio scolastico territoriale di Sondrio, Istituzioni scolastiche, Ats della Montagna, Asst, Cooperative e Associazioni del territorio.

La conferenza stampa di presentazione del progetto presso l’Ust di Sondrio

Si è svolta giovedì 24 ottobre 2019, presso l’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, la conferenza stampa di presentazione dei progetti “Contrasto al gioco d’azzardo e ludopatie nelle scuole (nato da un accordo stipulato nel 2018 tra Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e Regione Lombardia che quest’anno ha visto la nascita di un apposito “Osservatorio provinciale” con sede presso l’Istituto comprensivo “Paesi Orobici” di Sondrio) e “Senza Se, senza Gap”, il progetto specificamente rivolto alle famiglie e finanziato con un bando Ats della Montagna. Ad intervenire durante la mattinata il Dirigente Ust di SondrioFabio Molinari, il Dirigente scolastico Gianmaria Toffi dell’Istituto “De Simoni – Quadrio” (istituto capofila del progetto “Contrasto al gioco d’azzardo e ludopatie”), il Dirigente scolastico Maria Pia Mollura dell’Istituto comprensivo “Paesi Orobici” di Sondrio (scuola capofila Rete SPS – “Scuole che Promuovono Salute” della Provincia di Sondrio e capofila della rete dell’Osservatorio ludopatie e gioco d’azzardo), il Direttore generale di Ats della MontagnaLorella Cecconami, e Marco Duca, referente territoriale “Cooperativa lotta contro l’emarginazione”

«Tante le attività messe in campo per sensibilizzare docenti e studenti sul tema del gioco d’azzardo che non rappresenta una semplice debolezza ma un vero problema che può compromettere la vita economica e sociale delle persone – ha esordito il Dirigente Ust, Fabio Molinari –. Per cercare di trasmettere corretti stili di vita è fondamentale la collaborazione di tutti: dalle scuole, all’Ats della Montagna, passando per l’Asst, la cui sinergia è indispensabile. Ad oggi l’Istituto “De Simoni – Quadrio” ha avviato diversi percorsi legati alla formazione del personale docente ma anche iniziative rivolte agli studenti come il corso tenuto dal professor Sandro Barbagallo sul tema dell’azzardo nell’arte e il concerto-spettacolo diretto dal maestro Lorenzo Passerini in programma per il 15 novembre. Al tempo stesso è stato costituito l’Osservatorio sulle ludopatie che coinvolge diversi soggetti e fa capo all’Istituto “Paesi Orobici” e cha a sua volta si fa promotore di altre iniziative a cominciare dal convegno “Mettiti in gioco – Punta su te stesso” che verrà organizzato sabato 26 novembre presso l’Auditorium Torelli e che vedrà alternarsi autorevoli relatori».

«L’Istituto “De Simoni – Quadrio” ha svolto il ruolo di pianificazione del progetto con l’attivazione, a settembre 2018, di un vasto intervento formativo rivolto ai docenti della provincia – ha spiegato il dirigente dell’Istituto “De Simoni – Quadrio”, Gianmaria Toffi –. 38 gli insegnanti che hanno partecipato ai corsi erogati in 5 sedi diverse. Tra gli obiettivi dell’intervento, oltre alla diffusione di informazioni sull’entità del fenomeno nel contesto territoriale e sulle sue caratteristiche globali, si è individuato lo sviluppo di abilità relazionali e competenze argomentative spendibili in situazioni di contatto con persone esposte al fenomeno dell’azzardo. Le fasi successive del progetto hanno visto il coinvolgimento di gruppi di studenti delle scuole superiori che sono stati formati per diventare testimoni e “peer educator” presso altri studenti delle scuole medie. Alcuni di questi laboratori sono ad oggi in corso di svolgimento ma vi sono già riscontri più che positivi. Infine, oltre alla realizzazione del sito web dedicato www.nobullying.help/ludopatie/, entro dicembre, sono previsti alcuni eventi aperti al pubblico, nella prospettiva della più ampia condivisione di una visione attenta e critica rispetto al fenomeno del gioco d’azzardo, tra cui un concerto-spettacolo diretto dal maestro di fama internazionale, Lorenzo Passerini in programma il 15 novembre». 

«L’Istituto “Paesi Orobici”, in veste di capofila provinciale della rete “Scuole che Promuovono Salute”, già dal 2016 è attivo sul fronte della prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo – ha aggiunto il dirigente dell’Istituto comprensivo “Paesi Orobici”, Maria Pia Mollura –. Attraverso la collaborazione con la “Cooperativa lotta contro l’emarginazione” sono stati realizzati dei percorsi di formazione ai docenti di varie scuole della provincia e, nel contempo, attività di conoscenza/prevenzione rivolte ai ragazzi. Considerato che il problema della dipendenza risulta essere diffuso in modo consistente anche fra gli adulti, lo scorso anno scolastico, l’Istituto ha partecipato e ottenuto finanziamenti da due  ulteriori bandi: il primo emanato dall’Usr che ha portato alla costituzione di un “Osservatorio”  che, attraverso una serie di azioni, monitori il fenomeno  in provincia; il secondo, emanato dall’Ats della Montagna, attraverso il progetto “Senza se e senza Gap” ha come obiettivo proprio una informazione/formazione rivolta ai genitori e ad un pubblico di adulti per far sì che scuola e famiglia possano camminare nella stessa direzione supportandosi al fine di riuscire a debellare o comunque ridurre il più possibile il numero di persone che si lasciano affascinare e poi schiavizzare dal gioco d’azzardo». 

«L’azzardo è uno dei tanti stili di vita su cui vogliamo lavorare e che spesso va di pari passo con altre dipendenze e colpisce categorie molto fragili e vulnerabili – ha spiegato il Direttore generale di Ats della Montagna, Lorella Cecconami –. Nel 2018 le persone in carico ai Sert nel territorio dell’Ats della Montagna erano 105  ma questo dato rappresenta solo la  punta dell’iceberg. Nel 2017, l’ultima rilevazione sul gioco d’azzardo legalizzato ha visto la provincia di Sondrio posizionarsi sesta in Italia come spesa pro capite e seconda in Regione Lombardia. Sulla presa in carico dei Sert la fascia prevalente è quella che va dai 40 ai 59 anni. Inoltre, i dati relativi ad un’indagine del 2014 rivolta agli  adolescenti ci dicono che, a livello nazionale, ben il 60% ha giocato almeno una volta nella vita. Per il 2019 Regione Lombardia ci ha dato circa 250mila euro per intervenire sul tema del gioco d’azzardo patologico: una quota è destinata ad interventi di prevenzione anche nelle scuole mentre un’altra è dedicata all’apertura di centri di residenzialità e semi residenzialità per i soggetti dipendenti. I comportamenti su cui agire sono davvero tanti ma tutti sono sempre correlati fra loro».

«Dal 2013 abbiamo iniziato a lavorare in provincia di Sondrio su questo tema e la nostra attività si è sviluppata sul fronte della prevenzione con le scuole e Ats per cercare di contenere la “normalizzazione” del gioco d’azzardo – ha concluso il referente della  “Cooperativa lotta contro l’emarginazione”, Marco Duca –. I ragazzi di oggi sono nati circondati dal gioco d’azzardo, dalle scommesse online, e ormai è possibile puntare su qualunque cosa ma è importante far comprendere alle nuove generazioni che l’azzardo non è affatto qualcosa di “normale”. Basti pensare che, dal 2007 ad oggi, si è passati da 47milirdi di euro di giocato a 106 miliardi e lavorare al fianco dei giovani è fondamentale affinché diventino essi stessi promotori di prevenzione. Inoltre, una rilevazione condotta tra il 2017 e il 2018 su oltre 200 ragazzi delle scuole secondarie di primo grado della provincia di Sondrio, ha messo in evidenza come il 70,7% di loro abbia giocato almeno una volta nella vita, il 63% abbia giocato nell’ultimo anno e il 28% ha dichiarato di aver giocato nell’ultimo mese».

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“Mettiti in gioco – Punta su te stesso”

A Sondrio un convegno per sensibilizzare studenti e cittadinanza sul tema delle ludopatie e del gioco d’azzardo patologico. L’appuntamento è per sabato 26 ottobre 2019, dalle 9.30 alle 12.30, presso l’Auditorium Torelli


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Gioco d’azzardo? Un corso per capire il fenomeno attraverso l’arte e la storia

Una nuova iniziativa nell’ambito delle attività promosse dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio sulla scorta della convenzione stipulata tra Regione Lombardia ed Ufficio Scolastico Regionale per il sostegno ai progetti di sensibilizzazione nelle scuole di Valtellina e Valchiavenna sul contrasto alle ludopatie e al gioco d’azzardo patologico. Dopo la rappresentazione dello spettacolo ispirato al romanzo “Il giocatore” di Dostoevskij, “Domani tutto finirà, andato in scena lo scorso 11 ottobre a Morbegno, e dopo l’avvio del percorso di teatro esperienziale rivolto agli studenti presso l’Ic 2 “Damiani”, venerdì 18 ottobre 2019, si terrà il primo appuntamento con il ciclo di incontri tenuto dal professor Sandro Barbagallo (Direttore delle Collezioni Storiche dei Musei Vaticani e del Museo del Tesoro Lateranense). La “speciale lezione”, rivolta agli studenti ma aperta anche a tutti gli interessanti, si svolgerà dalle 15.00 alle 17.00 presso la Sala “Erica” della Banca Popolare di Sondrio a Morbegno (Piazza Caduti per la Libertà, 7). 

Il secondo appuntamento è in programma venerdì 22 novembre 2019, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, presso l’aula magna dell’Istituto “Saraceno – Romegialli” di Morbegno.

Il Dirigente Ust Sondrio,
Fabio Molinari

«Attraverso l’analisi, la contestualizzazione ed il commento di alcune opere d’arte che hanno come tema il gioco d’azzardo, l’obiettivo del corso è di sviluppare nei ragazzi e in tutti i partecipanti atteggiamenti positivi di contrasto nei confronti di questa tipologia di dipendenza – spiega il dirigente Ust, Fabio Molinari –. Ciascuna lezione, attraverso l’analisi di ogni singola opera d’arte, affronterà il problema del gioco d’azzardo anche attraverso la letteratura coeva, così da contestualizzarlo nella storia sociale d’Italia e d’Europa. Ciò permetterà non solo di inquadrare cronologicamente l’evoluzione di questo fenomeno, ma soprattutto di far capire agli studenti come esso si sia diffuso da una regione all’altra, nel corso degli ultimi cinquecento anni».

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Osservatorio Provinciale Ludopatie

L’analisi del contesto provinciale in relazione al fenomeno delle ludopatie e del gioco d’azzardo patologico

L’Istituto Comprensivo “Paesi Orobici” di Sondrio, quale Scuola capofila Rete SPS – “Scuole che Promuovono Salute” della Provincia di Sondrio, rappresenta l’Istituto scolastico capofila e sede dell’Osservatorio Provinciale per il contrasto al Gioco d’azzardo e alle Ludopatie, coordinato dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio

I dati epidemiologici sulla diffusione del fenomeno delle ludopatie e del GAP sono significativi, sia a livello nazionale che regionale. Nella popolazione generale è stimata una prevalenza di gioco nella popolazione 18-64 anni pari al 62,6% (studio Parlamento); 

Da un’ultima rilevazione, la provincia di Sondrio si classifica sesta in Italia e seconda in Lombardia per spesa pro capite: Como (1.737 euro), Sondrio (1.671) e Brescia (1.521) (rapporto del gruppo editoriale Gedi sul Gioco d’azzardo legalizzato, con dati aggiornati al 2017). 

I dati relativi al rapporto tra giovani e azzardo, raccolti tra l’ottobre 2017 e il mese di gennaio 2018 (indagine Centro Studi ‘Semi di Melo’, condotta su 11.494 studenti di 68 istituti secondari di secondo grado della Lombardia) riportano che il 52% del campione con età media di 17 anni (83% minorenni) dichiara di aver avuto esperienze d’azzardo. 

Tra i ragazzi il 9% ha “giocato” alle slot, il 6% online, il 22% alle scommesse, il 42% ai gratta e vinci. 

La maggior parte dei ragazzi e delle ragazze intervistate ha giocato d’azzardo la prima volta tra i 10 e i 15 anni; il 14% dichiara di spendere settimanalmente in azzardo. Il 69% ha riferito di conoscere luoghi in cui è possibile giocare d’azzardo anche se si è minorenni.

Giocare online è la modalità di azzardo più praticata (34%). Per i maggiorenni, sono le slot le più ricercate e utilizzate (23,5%). Chi gioca d’azzardo più frequentemente e maggiormente, indipendentemente dalla classe scolastica di appartenenza, predilige le scommesse: l’11,2% dei giovani afferma di spendere settimanalmente per queste.

La percezione del fenomeno ‘azzardo’ differisce molto tra chi non lo pratica e chi invece ci si avvicina frequentemente; chi gioca d’azzardo tende a percepirlo come malattia nel 18% dei casi contro il 40% di chi non gioca, negli altri aumentano le risposte relative all’abilità (5% contro il 2%), al divertimento (8% contro l’1%), alla fortuna (16% contro 8%) e al guadagno (11% contro il 1%).

Inoltre, tra chi gioca d’azzardo abitualmente (tutti i giorni), aumentano vertiginosamente le percentuali di chi dice di avere vicino giocatori abituali (giocano tutti i giorni): genitori 14% contro 7%, altri parenti (nonni e zii) 20% contro 14%, e amici 55% contro 24%.

Il 21.69% dei giovani del campione non interverrebbe mai vedendo un amico giocare d’azzardo, pur reputandolo molto pericoloso per il 58,2% dei casi. L’approccio all’azzardo è strettamente correlato alla storia scolastica: chi gioca d’azzardo, non solo quotidianamente ma anche con frequenze di gioco più ridotte, ha percentuali più elevate di bocciature, debiti e cambiamenti di istituto (es. È stato già bocciato il 32,5% di chi gioca d’azzardo ogni giorno contro l’11% della popolazione generale).

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“Teatro forum” per dire “No alle ludopatie”

Gli studenti durante la rappresentazione

Il progetto realizzato da alcuni studenti dell’Istituto “De Simoni – Quadrio” e dell’Istituto Agrario “G.Piazzi” di Sondrio per riflettere sui problemi legati al gioco d’azzardo attraverso il linguaggio del teatro. Ecco la testimonianza della professoressa Piacentino, referente del progetto “Teatro Forum”

Un percorso articolato in 6 incontri, da marzo a maggio 2019, che ha coinvolto una quindicina di studenti dell’Istituto De Simoni – Quadrio e dell’Istituto Agrario di Sondrio per riflettere sui problemi legati al gioco d’azzardo attraverso il linguaggio del teatro, importante strumento pedagogico capace di costruire legami sociali e attuare stili di vita corretti e improntati sulla salute. È quanto promosso dalla professoressa Loredana Piacentino attraverso un gruppo di lavoro inserito nell’ambito del progetto per il contrasto alle ludopatie e al gioco d’azzardo. 

Come si sono articolati gli incontri con i ragazzi?

Ciascuno degli studenti è stato coinvolto attivamente nel progetto attraverso la tecnica del “teatro forum”, una sorta di teatro partecipativo che ha stimolato anche il pubblico composto da docenti e da alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo “Sondrio Centro” invitandoli a modificare insieme agli attori dei comportamenti “scorretti”.  Prima di iniziare a lavorare alla realizzazione dello spettacolo vero e proprio abbiamo provato a “divertirci” in modo da recuperare la “dimensione positiva” e di “socialità” del gioco considerandolo come un divertimento. Con il gruppo di lavoro, nel corso degli incontri, abbiamo analizzato diverso materiale legato al tema come i testi letterari di Dostoevskij, condotto una ricca analisi di articoli di giornale e di alcuni spot pubblicitari. Dopo esserci affacciati agli scritti e alle dinamiche sociali, i ragazzi hanno iniziato a parlare di loro stessi provando, al tempo stesso, ad identificarsi in una storia all’interno di una famiglia costretta ad affrontare i problemi legati al gioco d’azzardo. Analogamente anche il pubblico, che ha assistito alla rappresentazione tratta da una storia vera, è stato invitato a calarsi nei panni dei protagonisti sostituendosi agli attori. 

Il laboratorio, finalizzato alla costruzione di una piece teatrale aperta al pubblico, si è avvalso della tecnica del teatro forum. Di cosa si tratta esattamente?

La metodologia del teatro forum è una fra le tecniche di “Teatro dell’oppresso” che prende ispirazione dalle teorie del regista brasiliano Augusto Boal, nutrito da un punto di vista pedagogico da Paulo Freire, pedagostista brasiliano e teorico dell’educazione. Questo teatro nasce con l’idea che ognuno di noi può, con le proprie azioni e il pensiero, influenzare gli sviluppi socio-politici. Si tratta di un metodo utilizzato in circa la metà delle Nazioni del mondo come strumento utile a restaurare il dialogo tra gli esseri umani. Secondo questa teoria infatti è proprio la mancanza di dialogo che genera la relazione oppressi-oppressori. Attraverso il teatro gli studenti  hanno preso coscienza delle proprie abitudini quotidiane per cercare di trovare insieme delle soluzioni e strategie adeguate al contesto di riferimento. Spesso infatti i nostri comportamenti sono meccanizzati e omogeneizzati all’interno di una società che impone gesti senza che ne siamo realmente consapevoli. Il lavoro teatrale cerca di farci uscire da questa meccanizzazione per riportare le nostre menti ad un grado di coscienza e consapevolezza tale da “svegliarci” e poter agire. 

Quale è stato il riscontro dei ragazzi rispetto a tale iniziativa?

Inizialmente sono parsi un poco dubbiosi di fronte alla particolare metodologia del “teatro forum” che li ha portati a sperimentare e a mettersi in gioco anche con il loro corpo. Devo però ammettere che, ciascuno di loro, si è impegnato davvero molto. In un primo momento la percezione era che si trattasse di un problema “lontano” rispetto al vissuto dei ragazzi, in realtà, incontro dopo incontro, hanno realizzato che purtroppo il problema del gioco d’azzardo oggi sta entrando in un processo di “normalizzazione”. 

Il progetto teatrale intrapreso quest’anno avrà un seguito?

Gli studenti che hanno partecipato al laboratorio sono stati molto bravi e l’idea è quella di proseguire anche a settembre con un progetto simile. Anche i ragazzi della scuola media hanno risposto molto bene agli stimoli proposti da quelli delle superiori e, nel corso della rappresentazione, si è arrivati perfino ad affrontare altre tematiche legate alla famiglia e all’affettività. Ritengo che oggi ci sia una grande necessità di lavorare attorno a certi temi poiché, il problema delle ludopatie, è una questione molto seria e, sfortunatamente, la provincia di Sondrio detiene un triste primato a tal riguardo. Probabilmente il problema non è ancora pienamente percepito dalla popolazione ma si tratta di qualcosa di concreto e reale.

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“Regolamento per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico” del Comune di Sondrio

Nella seduta del 20 Aprile 2018 il Consiglio Comunale di Sondrio ha approvato all’unanimità il Regolamento per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico.

Palazzo Pretorio, sede del Comune di Sondrio

Tale regolamento è il risultato finale di un lungo lavoro facente capo al progetto “Insieme contro l’azzardo”, finanziato da Regione Lombardia e coordinato dalla Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, capofila Comune di Chiavenna, cui hanno partecipato 13 comuni, la Provincia di Sondrio, 4 Comunità Montane che gestiscono gli Uffici di Piano, ATS della Montagna, ASST Valtellina e Alto Lario, Privato Sociale e Associazioni.

Il provvedimento affronta il disturbo da gioco d’azzardo come un problema sanitario e sociale e si prefigge l’obiettivo di garantire che la diffusione del gioco nel territorio comunale avvenga riducendo gli effetti pregiudizievoli per la salute pubblica, per il risparmio familiare, per la serenità domestica, per l’integrità del tempo di lavoro, ponendo particolare interesse ai minori.

In particolare l’Amministrazione Comunale si propone di vigilare con rigore sull’applicazione della normativa vigente in materia, che viene richiamata dettagliatamente nel regolamento, nonché di applicare una riduzione quotidiana oraria del gioco finalizzata a contenere l’utilizzo degli apparecchi da gioco, prevenendo la diffusione del gioco compulsivo.

Con apposita ordinanza sindacale verranno infatti definite le fasce orarie di fruizione con possibile riduzione fino a sei ore complessive. Il regolamento prevede inoltre azioni di prevenzione, di sensibilizzazione e di contrasto al gioco d’azzardo in collaborazione con le Agenzie educative.

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